Alluvione a Carrara: gli interventi del Consorzio Bonifica Toscana Nord nella giornata del 5 novembre

dati pioggia1Un’ondata di pioggia eccezionale, con tempi di ritorno che gli esperti dichiarano essere di oltre 50 anni, quella abbattutasi nelle prime ore di mercoledì 5 novembre.

Alle 3 di notte un violento temporale colpisce tutta la zona della Toscana settentrionale, scaricando 200 millimetri d’acqua su Carrara in sole 3 ore.

Nel grafico il dato della pioggia caduta questa notte sulla Toscana. La zona più colpita è stata quella di Carrara, dove sono piovuti 183 mm nel tempo brevissimo di tre ore (dalle tre alle 6 di questa notte). Il dato è stato registrato dall’idrometro di Campocecina.

Un lungo tratto d’argine in destra del Carrione, il canale che attraversa la città, cede tra via Covetta e l’autostrada, allagando completamente con una enorme massa d’acqua, tutta Marina di Carrara.

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Immediata l’allerta e sul posto tutte le istituzioni, Comune, Provincia, Protezione civile, Regione Toscana, si impegnano al massimo, in ogni modo per portare aiuto alla popolazione e mettere in atto interventi concreti.
Il Consorzio di Bonifica Toscana Nord, al fianco dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, perlustra la zona e interviene dove possibile per migliorare il deflusso di corsi d’acqua, invasi dalla piena. Gli interventi sono puntuali: con le ruspe si cerca di rimuovere fango e detriti alla confluenza tra il Parmignola e il torrente Bocco.

Viene installata una pompa mobile da 150 litri al secondo sul Calatella a Mare, per aiutare il deflusso delle acque del fosso Calatella.

Tutti accesi e funzionanti i quattro impianti idrovori fissi presenti in zona: il Fossa Maestra a Marina di Carrara, che drena al ritmo di 4200 litri al secondo le zone di Battilana, Fossone, Marina e Avenza. Quindi l’impianto in parte smaltisce anche le acque della zona alluvionata dalla rottura dell’argine del Carrione.
Il Brugiano a Marina di Massa. L’impianto scolma acqua al ritmo di 5750 litri al secondo dalle zone abitate. Il Magliano, sempre a Marina di Massa, che drena le zone di Ronchi e Poveromo al ritmo di 3000 litri al secondo.

I tre impianti sono molto importanti per aiutare a scolmare le acque piovute sul territorio e condurle al mare.
Il mare riceve nel frattempo riceve. Il livello non è più alto e la mareggiata non così forte da opporsi alla fuoriuscita dell’acqua.

Accesi anche gli impianti fissi di Fosso Catella e fosso Bozzone che drenano la zona della Partaccia, sollevando l’acqua a 1200 litri al secondo, nel torrente Ricortola che ha i livelli nella norma.

La situazione è critica. Gran parte del territorio è sommerso dall’acqua fuoriuscita dal Carrione e in moltissime altre zone i canali riempiti dalla pioggia battente, hanno superato il limite degli argini provocando allagamenti di strade, campi e abitazioni.

Ma la situazione più critica si rivela da subito la zona di Marina di Carrara.
Le Autorità prendono la decisione di rimuovere un tratto del muro del porto per arrivare l’acqua al mare. L’azione da presto i risultati sperati, ma tutto il quartiere di Marina Vecchia, da via XX Settembre fino al Carrione, rimane ancora sommersa.
“Marina Vecchia è più bassa rispetto al centro di Marina – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – per questo abbiamo deciso di intervenire portando sul posto una pompa idrovora azionata da trattore: uno strumento in grado di aspirare fino a 600 litri al secondo”.
La pompa, chiamata in gergo gazzina, arriva da Viareggio nel pomeriggio e viene piazzata in prossimità dell’impianto Fossa Maestra, per velocizzare lo smaltimento dell’acqua. Al seguito quattro operai del consorzio bonifica Toscana Nord, coordinati da un tecnico.