Assemblea consortile di metà mandato: disco verde, all’unanimità, al consuntivo dell’attività svolta e ai provvedimenti strategici per lo sviluppo dell’Ente

Bilancio consuntivo; piano di organizzazione variabile per la gestione del personale; destinazione dell’avanzo di gestione per la realizzazione delle opere a lungo attese in Versilia; investimento supplementare di 700mila euro sul territorio della Lucchesia; completamento dell’avvio diretto dell’operatività sul territorio di Massa-Carrara e Lunigiana, col passaggio di 20 operai (attualmente in forza all’Unione dei Comuni Montana Lunigiana) sotto le dirette dipendenze del Consorzio.

L’assemblea del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord che si è tenuta ieri (lunedì 10 ottobre), esattamente alla metà del mandato dell’Amministrazione che si è insediata due anni e mezzo fa, ha garantito il disco verde, all’unanimità, a una cospicua e importante serie di provvedimenti, fondamentali per la gestione e lo sviluppo dell’Ente consortile.

“L’assemblea consortile è convenuta, in maniera unanime e unitaria, sull’approvazione di provvedimenti ed indirizzi che certificano l’impegno fin qui profuso per la costituzione dell’Ente e che delineano le linee guida per gli anni a venire – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – L’ampio consenso registrato, che proviene dagli amministratori espressione di tutte le zone del nostro comprensorio, è motivo di soddisfazione ed orgoglio, e ci assicura la forza necessaria per proseguire sulla strada intrapresa”.

Bilancio consuntivo.

“Il consuntivo adottato, relativo all’annualità 2015, è il primo documento contabile dal quale si evidenzia pienamente l’attività gestionale del Consorzio 1 Toscana Nord – spiega il presidente Ridolfi – Tra gli obiettivi raggiunti, il consistente abbattimento dei residui attivi e passivi. Un lavoro che ha confermato quanto già era noto: il bilancio del Consorzio 1 Toscana Nord è solido e questa ulteriore verifica ha sgombrato il campo da preoccupazioni, emerse nell’approvazione del consuntivo 2014. Preoccupazioni che erano, evidentemente, infondate”.

Piano di organizzazione variabile per la gestione del personale.

“In questi due anni dalla costituzione del nuovo Ente, abbiamo lavorato a costruire una struttura di ampio respiro, capace di proiettarsi con ambizione ed entusiasmo (come ci chiede anche la legge di riforma della Regione) verso il futuro – sottolinea Ridolfi – Questa idea è arrivata adesso a compimento, con l’approvazione del Piano di organizzazione variabile. L’obiettivo che ci siamo posti, infatti, è di non limitarci a gestire il presente, ma semmai di porre le basi di una realtà che, con duttilità, sappia essere capace di rispondere, nei prossimi decenni, alle esigenze e alle problematiche del territorio: che mai come adesso mutano ed evolvono in modo tanto repentino. Abbiamo previsto il potenziamento dei presidi tecnici ed operativi sul territorio; ma anche l’aggregazione di attività traversali (come ad esempio la gestione del personale, la ragioneria, etc), in modo da superare pure le duplicazioni e la moltiplicazione dei costi che ancora residuano dalla fase in cui le funzioni oggi svolte dall’unico Consorzio 1 Toscana Nord erano ancora ad appannaggio dei quattro Enti preesisistenti. Via libera quindi al magazzino e all’officina unici; all’ufficio di progettazione per l’intero comprensorio, che sarà ulteriormente irrobustito e ridurrà ulteriormente il ricorso alle consulenze dei professionisti esterni; al nuovo “settore ambiente”, che si aprirà a professionalità inedite e si occuperà di sviluppare progetti nell’ambito delle energie rinnovabili e pulite (in primis, l’idroelettrico); all’ufficio per le nuove tecnologie, incaricato di completare l’informatizzazione dei processi e di rendere sempre più accessibile (anche attraverso il web) l’accesso dei servizi da parte dei cittadini”

Avanzo di gestione alla Versilia.

“L’assemblea consortile ha approvato la mia proposta – evidenzia con soddisfazione Ridolfi – Gli oltre tre milioni di euro di avanzo di amministrazione del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, maturati sul territorio versiliese, vengono investiti interamente in Versilia: per abbattere il contributo di bonifica richiesto ai cittadini e per realizzare nuove opere per la sicurezza idraulica. Tra queste, in programma c’è anche la realizzazione del magazzino unico e centralizzato per tutto il comprensorio consortile (con una tendostruttura prevista alla sede della Migliarina) e l’automatizzazione dei 24 impianti idrovori della costa, in modo da abbattere i costi di gestione fino ad oggi particolarmente onerosi”.

Investimento supplementare di 700mila euro sul territorio della Lucchesia.

“Con una variazione al bilancio di previsione, l’assemblea ha approvato un ulteriore investimento di 700mila euro sul territorio della Lucchesia – spiega Ridolfi – per dare risposte concrete alle esigenze evidenziate dalle Amministrazioni locali e dai cittadini. Con queste risorse realizzeremo l’escavazione di un primo tratto del Condotto Pubblico: una delle infrastrutture idrauliche più importanti della Piana lucchese, sia per la funzione svolta per l’allontanamento delle acque, sia per il sostegno garantito assicurato al mondo agricolo ed economico cittadino. Procederemo anche all’escavazione del Rio Dogaia e numerosi lavori di manutenzione su tratti dei corsi d’acqua del nuovo reticolo di competenza e su nuove opere”.

Completamento dell’avvio diretto dell’operatività sul territorio di Massa-Carrara e Lunigiana.

“Altra scelta fondamentale approvata dall’assemblea è stata la variazione di bilancio di previsione 2016 che di fatto completa l’itera che ha portato ad assumere direttamente la gestione dei comprensori di Massa, Carrara e Lunigiana attraverso l’assunzione alle dirette dipendenze dell’Ente di venti dipendenti che erano in forza all’Unione dei Comuni – spiega Ridolfi – Con questa scelta l’ente supera quello che crediamo sia un limite della Legge regionale 79 di istituzione dei nuovi Consorzi: siamo i primi in Toscana a proporre un modello di gestione diretta nei comprensori dove una volta i Consorzi non operavano, proponendo in accordo con la Regione, un modello avanzato di organizzazione. Un modello che produce risparmi e aumenta il presidio, che è al vaglio anche di altre realtà consortili toscane”.