Cesare Leri: “Nuove centraline elettriche sui corsi d’acqua del Consorzio: si crea energia pulita, si aumenta la sicurezza idraulica e si producono ogni anno 80mila euro di risorse, da reinvestire sul territorio

“Con gli investimenti sull’energia idroelettrica, il Consorzio guarda al futuro: si produce energia pulita, aumenta il presidio del territorio, crescono le risorse per la sicurezza idraulica del nostro comprensorio”.

               Così Cesare Leri, sindaco di Comano, e amministratore del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord.

               “Col piano per realizzazione delle centraline elettriche sui corsi d’acqua, in Lunigiana come sul resto del territorio, il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord vuole realizzare due obiettivi – sottolinea Cesare Leri – Da una parte si crea energia pulita, utile al fabbisogno del nostro territorio: una scelta, questa, che va in profonda controtendenza nei confronti di chi, ancora oggi, ipotizza la creazione di nuovi termovalorizzatori, se non addirittura di impianti nucleari. Dall’altra, si valorizzano i corsi d’acqua, la loro piena sicurezza: perché con l’istallazione diffusa di mini-idro, all’altezza delle briglie con salti d’acqua almeno significativi, ci sarà un’attenzione più puntuale al presidio di quei territori. Con questa operazione, il Consorzio valuta di addivenire, in tempi relativamente brevi, ad una produzione di energia pulita che viene stimata in almeno 80mila euro ogni anno. Con la prospettiva di ulteriori sviluppi, nel breve-medio periodo. Queste risorse, naturalmente, consentiranno di effettuare lavori in più, di prevenzione e manutenzione: e ciò avverrà in maniera continua, ogni anno. Investiamo quindi, in maniera importante, sul nostro ambiente e sul nostro futuro”.

               Le ultime parole, Cesare Leri le dedica al consigliere di opposizione Angelini.

               “Il consigliere si mette pubblicamente di traverso al progetto per le centraline idroelettriche, e così facendo dimostra tutta la sua scarsa lungimiranza – sottolinea Leri – Rispetto alla sua proposta alternativa, di cui si coglie una certa strumentalità, occorre ricordare che il Consorzio ha già deciso di investire per la pulizia straordinaria degli alvei di Magra, Taverone e Serchio un investimento di 100mila euro, approvato nell’ultima assemblea con un’apposita variazione di bilancio (a cui ha votato a favore anche lo stesso Angelini); e si proseguirà in modo sistematico ogni anno con oltre 500mila di risorse consortili dedicate a questa importante attività di rimozione delle piante in alveo. Tutto questo senza aumentare la contribuenza richiesta ai consorziati, ma agendo sulle economie di bilancio. Inoltre, è in arrivo un progetto cofinanziato da Regione Toscana, in accordo col Ministero, da spendere per tagli piante, e rimozione materiale inerte e legnoso sul comprensorio del Toscana Nord: che ci permetterà di attingere a risorse importanti. Si parla, cioè, di un bando, per il quale gli uffici consortili si stanno già adoperando con impegno, e che per il nostro territorio può arrivare fino ad oltre 2milioni e 300mila euro: ben dieci volte la cifra ipotizzata da Angelini!”.