Coi fondi europei il Consorzio mette in sicurezza la frana dell’ex vivaio di Capannelle, a Massa: in fase conclusiva la gara per l’affidamento dei lavori

Consorzio di Bonifica e Comune di Massa esprimono soddisfazione: così cresce la sicurezza idraulica del territorio

Frana vivaio Le Capannelle
Frana vivaio Le Capannelle

Il territorio del comune di Massa diventa più sicuro dal punto di vista idraulico e idrogeologico grazie al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord e alle risorse che l’Ente è riuscito ad intercettare sulla linea di finanziamento (veicolata, in Toscana, dalla Regione) del Piano di sviluppo rurale dell’Unione europea. E’ in fase conclusiva, infatti, la gara per l’affidamento dei lavori per il progetto straordinario di consolidamento e messa in sicurezza del versante a monte della strada provinciale 5 della Bassa Tambura, in località Capannelle: un intervento dalla portata economica complessiva che supera i 400mila euro, e che proprio il Consorzio avvierà già a partire dalle prossime settimane, per completarlo entro la fine di maggio. 6
“Siamo davanti è un fatto inedito – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – per la prima volta, infatti, un Ente consortile (grazie anche a un aggiornamento normativo voluto dalla Regione) può accedere ai fondi del PSR, garantendo anche la copertura dell’IVA prevista dalla legislazione vigente. Si tratta di un passaggio importante, perché possiamo così potenziare la nostra attività finalizzata all’abbattimento del rischio idraulico, andando ad intervenire in modo risolutivo su una particolare problematica idraulica – un movimento franoso – e garantendo più sicurezza anche alla viabilità presente”.
Soddisfatto anche il Sindaco Alessandro Volpi che ricorda che gli interventi tesi alla mitigazione del rischio idrogeologico idraulico cui è soggetto il territorio sono la priorità dell’Amministrazione comunale .
Col cantiere, infatti, si opererà per la riduzione del rischio incombente su un tratto della strada provinciale: qui la frana (presente all’interno del perimetro del locale ex vivaio forestale) è iniziata a gennaio del 2014, conseguentemente ad un periodo di intense e prolungate precipitazioni. Il cedimento ha così provocato la distruzione della parte inferiore dell’area del vivaio posta in sponda destra del Fosso del Cherubino (affluente del Fiume Frigido), che ha rischiato, a più riprese, l’occlusione totale da parte del materiale lapideo e ligneo movimentato. Ora il Consorzio interverrà in modo deciso, attraverso la realizzazione di barriere (montanti, reti d’acciaio e funi di supporto), briglie, palificate, nuove canalette di scolo, riprofilatura del versante ed opere di bioingegneria.