I rii di Lucca e Piana si trasformano in un gigantesco cantiere: al via seconda tranche di lavori di manutenzione del Consorzio, circa un milione e 800mila euro di investimento per opere su 300 chilometri di corsi d’acqua

Per la sicurezza idraulica ed ambientale, Lucca e la Piana diventano un cantiere a cielo aperto.

               E’ infatti in partenza la seconda tranche dei lavori di manutenzione che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord realizza sui corsi d’acqua di competenza. Dopo la conclusione del primo lotto delle opere, che è stato realizzato ad inizio estate, si avvia adesso un altro importante gruppo di interventi: fatto di sfalci, scavi e taglio alberi, che in gran parte vengono appunto ripetuti per la seconda volta nell’anno. In questo caso l’investimento complessivo dell’Ente consortile sfiora il milione e ottocento mila euro: sono quasi settanta i lotti che stanno per essere avviati e che riguarderanno la manutenzione di circa 300 chilometri di rii e canali.

               “Si tratta di interventi di prevenzione – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – che realizziamo nel periodo estivo-autunnale, affinché poi i rii siano pronti durante la stagione delle piogge. Le opere, inserite nel nostro piano annuale di manutenzione, sono state concordate coi comuni: e abbiamo tenuto conto, naturalmente, anche delle segnalazioni e delle indicazioni che sono pervenute da parte dei cittadini”.

               Gran parte dei cantieri saranno conclusi già entro la fine di settembre. Tra le centinaia di fiumi e corsi d’acqua in programma, ci sono tutti le principali aste idrauliche: il Serchio, ma anche l’Ozzeri, la Freddana, il Fossanuova, il Rio Sana e l’Emissario-Navareccia, e tantissimi rii minori.

               “E si conferma la stretta collaborazione col mondo agricolo – sottolinea Ridolfi – Gran parte dei lotti è infatti assegnata, come prevede la legge vigente, alle aziende agricole e alle cooperative agricolo-forestali: che, più di ogni altro, conoscono le problematiche del territorio in cui normalmente operano”.