I volontari e i migranti tornano a curare le oasi di Bottaccio, Tanali e Gherardesca: prosegue il progetto promosso dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord

MIGRANTI1Dopo l’avvio del progetto appena qualche settimana fa, alla presenza dell’assessore regionale Vittorio Bugli, le cooperative ‘soggetti gestori dell’accoglienza’, le associazioni ambientaliste che si occupano della supervisione e i migranti richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza del territorio, sono tornati stamani (sabato 27 maggio) alle oasi del Bottaccio, del Tanali e del lago della Gherardesca: tutti insieme, armati di vanghe, rastrelli e altri utensili, si sono adoperati per pulire e manutenere queste bellezze naturalistiche, poste al confine tra i comuni di Capannori e Bientina.

 Il progetto è promosso dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, assieme ai Comuni di Capannori e Bientina, alle cooperative che si occupano dell’accoglienza e alle associazioni Legambiente (circoli Capannori e pianura lucchese e Valdera) e WWF Alta Toscana; periodicamente, infatti, i volontari e i migranti investono una giornata nella cura di questo angolo del territorio, per renderlo più pulito, bello e fruibile da tutti.

MIGRANTI3Sono circa 20 i migranti interessati, a titolo naturalmente volontario e gratuito: tutti provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo (Costa d’Avorio, Gambia, Nigeria, Senegal), e attualmente ospitati in case di accoglienza di Capannori.

 “Con questo progetto, l’integrazione, più che un problema, può essere vissuta come un’opportunità di sicurezza ambientale e idrogeologica del nostro territorio – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Questi giovani migranti, svolgendo un’attività a titolo gratuito e volontario, possono rendersi utili alla collettività e, allo stesso tempo, hanno l’opportunità di acquisire competenze che possono servire per il loro futuro lavorativo. Con questo progetto, in particolare, vengono rese più belle, curate e sicure, e quindi più fruibili, le splendide aree umide del nostro territorio che sono un patrimonio naturalistico di grande valore”.