Il Pubblico Condotto, la rete irrigua, l’Ozzeri, il Rogio, i Bottacci e la Formica: il Consorzio fa prevenzione anche attraverso lo studio dei corsi d’acqua da parte dei ragazzi delle scuole

Il piano didattico presentato stamani a Lucca: in programma c’è un “gemellaggio” tra i diversi territori del comprensorio

Conferenza stampa Lucca percorso didattico
Un momento della conferenza stampa

Anche il Pubblico Condotto, la rete irrigua e le canalizzazioni della zona est della città, e il reticolo idraulico della contrada di San Concordio e della zona sud di Lucca (in particolare la Formica, l’Ozzeri, il Rogio e i bottacci di Massa Pisana) sono elementi che, insieme a tanti altri, contribuiscono a far sì che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord sia costituito da un comprensorio molto ampio e articolato, dalle caratteristiche ambientali uniche. Ed è importante che tutti i cittadini, ed in particolare le nuove generazioni, approfondiscano questi aspetti del territorio: perché è con la conoscenza che si garantisce il rispetto, la prevenzione e la valorizzazione del nostro ambiente.
Parte da questa consapevolezza il progetto didattico che il Consorzio propone agli alunni delle scuole del comprensorio: un piano formativo che per l’anno scolastico 2015 coinvolge ben dieci classi dell’intero comprensorio (Valle del Serchio, Appennino Pistoiese, Versilia, Pisano, Massa e Lunigiana) e che vede protagoniste le scuole del comune di Lucca.
Per presentare l’attività stamani (martedì 17 marzo) si sono trovati a Palazzo Orsetti, nella sede del Comune di Lucca, l’assessore comunale all’ambiente Francesco Raspini, l’assessore alle Politiche Formative Ilaria Vietina, il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, il direttore scientifico del progetto professor Giancarlo Caselli e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Lucca 2 di San Concordio Luisa Arcicasa e il professor Agostino Cei in rappresentanza del dirigente dell’Istituto comprensivo Lucca 6 di San Vito. Proprio le scuole medie di San Concordio e San Vito, infatti, saranno protagoniste del progetto: gli alunni di una prima di San Concordio (col coordinamento degli insegnanti Irene Fausta Martire, Silvia Palumbo e Valerio Giannini), approfondiranno infatti lo studio (dal punto di vista ambientalistico, naturalistico e storico-sociale) del reticolo idraulico della zona sud di Lucca (in particolare, appunto, la Formica, l’Ozzeri, il Rogio e i bottacci di Massa Pisana); una prima di San Vito (col coordinamento dei docenti Agostino Cei, Gemma Di Clemente e Clara Bergamaschi) studieranno il Pubblico Condotto e il reticolo irriguo della zona est della città. Lo faranno con una lezione in classe (a cura di alcuni esperti) e con una visita guidata direttamente sui rii. Ma c’è di più. Ogni classe avvierà da subito uno stretto collegamento coi ragazzi di un altro istituto coinvolto nel progetto: nel caso di San Vito, gli alunni lavoreranno gomito a gomito con una classe prima della scuola media di Borgo a Mozzano, impegnata a sua volta nello studio dei rii locali Fulignana e Socciglia; nel caso di San Concordio, gli studenti collaboreranno direttamente coi “colleghi” di San Marcello Pistoiese, alle prese con l’approfondimento del Torrente Lima. Tra San Vito e Borgo a Mozzano da una parte e tra San Concordio e san Marcello Pistoiese dall’altra, si verrà così a creare una sorta di vero e proprio “gemellaggio idraulico”: i ragazzi lucchesi faranno da piccole guide ai compagni della Mediavalle e dell’Appennino, quando insieme visiteranno rispettivamente il Pubblico Condotto e i rii della zona sud della città; e gli alunni di Borgo a Mozzano e San Marcello Pistoiese ricambieranno “la cortesia”, quando si tratterà di effettuare il sopralluogo rispettivamente su Fulignana e Socciglia e sul Torrente Lima.
“Il rispetto per l’ambiente in cui viviamo passa anche dalla conoscenza del territorio, delle sue fattezze e delle sue peculiarità – aggiungono gli assessori Raspini e Vietina – Per questo abbiamo accolto molto volentieri il progetto presentato dal Consorzio 1 Toscana Nord, perché permette di sensibilizzare le nuove generazioni alla tutela dell’ambiente. Quando parliamo di prevenzione e di sicurezza del reticolo idraulico è importante l’impegno di tutti, istituzioni, enti e cittadini. Coinvolgere gli studenti e le studentesse significa incentivare quel senso civico che fa di un territorio una comunità andando a sensibilizzare i cittadini che rappresentano il nostro presente ma anche il nostro futuro”.
“Il comprensorio del Consorzio mette insieme molteplici peculiarità: montagna, collina, pianura, laghi, valli, aree al di sotto del livello del mare, zone fortemente antropizzate e molto altro ancora – sottolinea il presidente Ismaele Ridolfi – Ogni angolo del comprensorio ha bisogno, dal punto di vista della sicurezza idraulica, di cure e manutenzioni particolari e in larga parte differenziate. Ma al contempo è indispensabile una contaminazione reale delle varie zone: un’osmosi che garantisca una conoscenza diffusa delle tante criticità e potenzialità presenti, perché solo attraverso una visione complessiva è davvero possibile pianificare e realizzare una gestione unitaria, e quindi realmente efficace, del territorio. Questa premessa introduce la finalità che l’Ente consortile si propone con questo progetto: mettere in relazione tra di loro scuole dei tanti e diversi territori che vanno a comporre oggi il nostro comprensorio, in modo che da questo confronto emerga la totalità dello stesso. Oltre alle lezioni e alle uscite sul territorio. la fase di rielaborazione individuale dell’esperienza, da parte di ciascuna classe, risulta fondamentale, perché l’obiettivo del progetto è quello di contribuire a creare un vero e proprio legame di “adozione” tra i ragazzi e il rio studiato, che si potrà sviluppare e rafforzare anche con progetti successivi, da programmare negli anni futuri”.