Impianti irrigui della Lunigiana, il Consorzio alle prese con le rotture a ripetizione. Il Consorzio: “Nel 2020 investiti un milione e 700mila euro, ma ci sono progetti cantierabili per almeno 11milioni di euro, per i quali chiediamo l’impegno di tutti a trovare risorse”

Prosegue senza sosta l’impegno del Consorzio 1 Toscana Nord, alle prese col recupero delle rotture a ripetizione registrate agli impianti irrigui della Lunigiana: infrastrutture, queste, particolarmente vetuste, e sulle quali l’Ente consortile, negli ultimi due anni – da quanto cioè il Consorzio ha assunto la competenza su tale reticolo – sta lavorando alacremente per intercettare le risorse necessarie agli interventi strutturali, indispensabili all’ammodernamento di tubature e opere.

               Per quanto attiene l’ultima rottura registrata all’impianto irriguo di Fivizzano (l’ennesima di una lunga serie che si è verificata dall’inizio della bella stagione), i tecnici consortili contano di completare il ripristino (anche questo l’ennesimo) entro domani (giovedì 23 luglio); ci vorranno poi un paio di giorni per tornare a riempire d’acqua l’infrastruttura. “Vista la pressione notevole, dobbiamo procedere con cautela, compiendo tutte le operazioni necessarie per un caricamento modulare dell’impianto – spiegano i tecnici – Operazioni più veloci, infatti, potrebbero provocare ulteriori rotture”. Intanto, il Consorzio ha avviato, con le proprie pompe e trattori, la distribuzione alternativa d’acqua, che al momento viene prelevata dall’asta idraulica del Rosaro: ad oggi sono due le aziende agricole che hanno richiesto (e subito ottenuto) tale servizio provvisorio. Per ulteriori richieste, così come per segnalare altre criticità, resta attivo il servizio di reperibilità dell’Ente consortile al numero 331/6852074.

               E’ invece ripresa regolarmente la distribuzione d’acqua nell’impianto di Bagnone-Villafranca in Lunigiana, dove è stata ripristinata la rottura che era stata registrata a Piano di Bagnone, nella condotta principale.

               “Sulla rete irrigua della Lunigiana, nel 2020 il Consorzio stiamo investendo qualcosa come un milione e 700mila euro: solo 100mila euro provengono dalle concessioni pagate dagli utenti che utilizzano l’acqua; le altre risorse sono state intercettate sulla linea di stanziamento del Piano di sviluppo rurale o individuate tramite mutui contratti – spiega il Consorzio – In totale, abbiamo predisposto oltre 11milioni di euro di progetti di recupero immediatamente cantierabili: chiediamo l’aiuto di tutti, a partire dai Comuni, per individuare tali fondi, su tutti i bandi disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo”.