Impianto irriguo di Bagnone e Villafranca: finanziati al Consorzio mezzo milione di euro con il Piano di sviluppo Rurale. Si sostituiranno a breve, due chilometri di tubature e s’istalleranno i misuratori di portata. “Così si prevengono gli sprechi d’acqua e si sostiene l’agricoltura della Lunigiana”

Grazie ai finanziamenti dell’Unione europea e grazie alla Regione Toscana che ha finanziato, col Piano di sviluppo rurale, appositi bandi a sostegno dell’agricoltura, cresce la sicurezza idraulica ed alimentare dell’impianto irriguo di Bagnone e Villafranca in Lunigiana: che assicura gli approvvigionamenti d’acqua a molti campi e colture di una vasta area della Lunigiana.

Quasi 500mila euro: a tanto ammonta infatti l’intervento che il Consorzio 1 Toscana Nord  potrà realizzare, già nei prossimi mesi, per la manutenzione straordinaria della rete.

“Da quando il Consorzio ha assunto la competenza della gestione degli impianti irrigui della Lunigiana, abbiamo avviato una serie di opere strutturali, intervenendo sia con risorse proprie, attraverso l’utilizzo dell’avanzo e la contrazione di appositi mutui, che cercando su tutti i bandi possibili le risorse necessarie per recuperare ed ammodernare delle reti che, spesso, sono poco funzionali e vetuste – ricorda il presidente dell’Ente consortile, Ismaele Ridolfi – Grazie a questo nuovo finanziamento, intercettato dai nostri uffici, potremo sostituire più di due chilometri di condotte, di vario diametro, dell’impianto di Bagnone e Villafranca. Toglieremo così l’attuale rete in acciaio, e opteremo per il polietilene: materiale che assicura una maggiore tenuta e portata, e scongiura fenomeni come l’ossidazione e le perdite. Inoltre, come previsto dalla normativa attuale, adegueremo i punti di presa e istalleremo misuratori di portata: che garantiranno registrazioni puntuali delle quantità d’acqua erogate, prevenendo sprechi. Infine, provvederemo ad una pulizia accurata dell’invaso della Marana, a Bagnone”.

L’invaso della Marana

“Il nostro obiettivo è ammodernare progressivamente tutti gli impianti, al fine di garantire la piena funzionalità e il massimo risparmio idrico possibile – sottolinea Ridolfi – Naturalmente, per centrare completamente questo risultato, ci vorranno tempo, risorse e molti step di opere di riqualificazione delle infrastrutture. Questo impegno è però fondamentale: per proteggere la risorsa acqua, che tutti sappiamo essere tutt’altro che illimitata; e per sostenere lo sviluppo economico della nostra terra, che ancora conta in maniera importante sull’agricoltura sicura e di qualità”.