Impianto irriguo di Fivizzano e Aulla, a breve il via ad un intervento di 400mila euro per rendere più moderna la distribuzione d’acqua. Complessivamente, il Consorzio può investire quasi un milione di euro per l’agricoltura della Lunigiana. “Così diamo il nostro contributo per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici”

Con 400mila euro di finanziamenti dell’Unione europea, veicolati dalla Regione Toscana tramite il fondo del Piano di sviluppo rurale a sostegno dell’agricoltura, il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord può intervenire, con un’opera straordinaria e strutturale, per il recupero dell’impianto irriguo di Fivizzano e Aulla: che assicura gli approvvigionamenti d’acqua a molti campi e colture di una vasta area della Lunigiana.

Queste risorse si aggiungono agli altri 500mila euro che il Consorzio ha intercettato sullo stesso fondo per la riqualificazione dell’impianto irriguo di Bagnone e Villafranca, e fa arrivare a quasi un milione di euro l’intervento complessivo che l’Ente consortile può porre in essere per il recupero delle rete che approvvigiona d’acqua l’agricoltura della Lunigiana.

“Cambieremo tubature, optando per il polietilene: materiale che migliora notevolmente funzionalità e durata, rispetto all’attuale acciaio, e scongiura fenomeni di ossidazione – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Istalleremo misuratori di portata, che garantiranno migliore gestione e controllo dell’utilizzo della risorsa idrica erogata. Il tutto, per ridurre al massimo le perdite e gli sprechi, e per rendere il servizio di distribuzione dell’acqua sempre più efficace e puntuale. Proseguiamo così un percorso di ammodernamento, che stiamo portando fin da quando abbiamo assunto la competenza della gestione degli impianti irrigui della Lunigiana: in un periodo, in cui i cambiamenti climatici rappresentano una realtà con cui dover fare i conti sul nostro territorio, con forti precipitazioni che si alternano sempre più spesso a lunghi periodi di siccità, l’impegno in questa direzione diventa sempre più importante. Abbiamo avviato una serie di opere strutturali, intervenendo sia con risorse proprie, attraverso l’utilizzo dell’avanzo e la contrazione di appositi mutui, che cercando su tutti i bandi possibili le risorse necessarie per recuperare delle reti che, spesso, sono poco funzionali e vetuste. Naturalmente, per centrare completamente questo risultato, ci vorranno tempo, risorse e vari lotti di interventi. Ma la via tracciata è chiara: sostenere l’agricoltura sicura e di qualità, che il nostro territorio continua ad esprimere”.

L’invaso Arlia