La cura delle aree protette di Bottaccio, Tanali e Gherardesca ha il volto e il sudore di Idrissa, Moussa, Mahmmod, Jallow e di tanti altri migranti: è partito il progetto del Consorzio, voluto dalla Regione Toscana, in collaborazione coi Comuni e le associazioni ambientaliste

La cura dell’oasi naturale del Bottaccio, a metà tra i comuni di Capannori e Bientina, ha il volto e il sudore di Idrissa: giovane guineano, sbarcato a Lampedusa quasi quattro anni fa, dopo essere scappato dalla guerra e ad aver attraversato il deserto della Libia, e oggi – in virtù di una selezione pubblica superata – operaio del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord: il primo rifugiato-richiedente asilo politico ad essere assunto in un Consorzio di Bonifica in Italia.

               Ma ha anche le mani di Moussa, arrivato dalla Costa d’Avorio; le braccia Mahmmod, proveniente dall’Afghanistan; l’impegno di Jallow, originario dal Gambia; e di decine di altri migranti (di tante nazionalità, tra cui anche Nigeria, Senegal, Pakistan), ospitati in strutture di accoglienza capannoresi, che hanno accettato di collaborare, da volontari, alla manutenzione delle aree protette del Bottaccio, del bosco Tanali e del Lago della Gheradesca: zone di alto pregio ambientale, tutte poste a cavallo delle province di Lucca e Pisa. Il progetto, il primo del genere in Italia, è promosso dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, assieme ai Comuni di Capannori e Bientina, al WWF Alta Toscana e alla Legambiente di Capannori e Pianura lucchese e della Valdera. 1

               Stamani (sabato 2 luglio), negli ultimi giorni del loro Ramadan, per la prima volta circa venti migranti hanno iniziato la propria attività, al fianco degli attivisti delle associazioni ambientaliste. Armati di vanghe, cesoie, cariole e falci hanno realizzato piccoli interventi di manutenzione dei sentieri e delle palizzate presenti, di taglio del legname, di raccolta delle ramaglie e dei rifiuti. Un impegno che, d’ora in avanti, ripeteranno ogni mese, dedicando un’intera giornata proprio a questo importante obiettivo. Con loro c’erano anche il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi; l’assessore regionale all’immigrazione Vittorio Bugli; i sindaci di Capannori e Bientina, Luca Menesini e Corrado Guidi; i loro assessori Ilaria Carmassi e Alvaro Maffei.

2

               “L’integrazione può essere vissuta come un’opportunità, più che come un problema; può diventare, addirittura, motore per la sicurezza, ambientale e idrogeologica del nostro territorio – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – E’ partendo da tale scommessa che abbiamo ben volentieri raccolto la richiesta della Regione Toscana, che ci ha chiesto un impegno in questa direzione. E assieme ai Comuni e alle associazioni ambientaliste abbiamo dato gambe alla nostra idea, cogliendo la disponibilità volontaria di questi giovani migranti. Gli immigrati possono così imparare ad utilizzare strumenti di lavoro, con l’auspico che ciò sia utile per una futura occupazione; e tutti i cittadini traggono un vantaggio immediato, perché le oasi naturali sono più curate e, quindi, maggiormente fruibili. Oggi abbiamo iniziato dalle aree naturali, ma altri progetti simili riguarderanno presto la manutenzione delle canalette d’irrigazione e la salvaguardia dei crinali montani: abbiamo già raccolto la disponibilità di tanti altri migranti anche per questi progetti”.

3

               “Parte dal comprensorio del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord un progetto pilota, fortemente voluto dalla Regione – sottolinea l’assessore regionale all’immigrazione, Vittorio Bugli, presente all’iniziativa – I ragazzi richiedenti asilo, ospiti delle strutture di accoglienza del nostro territorio, prestano la loro tempo e il loro impegno per la cura e la valorizzazione di quanto più bello abbiamo in Toscana: l’ambiente. E’ un piccolo segno, una partenza, che traccia la strada lungo la quale stiamo lavorando tutti assieme: affinché siano sempre di più le occasioni in cui la solidarietà e l’accoglienza diventino l’altra faccia della medaglia della sicurezza del territorio”.

4

“Quella che ha preso il via oggi è un’iniziativa molto importante sotto vari aspetti – evidenzia il sindaco di Capannori (e presidente della Provincia di Lucca) Luca Menesini – Innanzitutto i ragazzi che sono ospiti delle strutture del nostro territorio hanno la possibilità di rendersi utili per la comunità che li ha accolti, svolgendo un servizio a titolo gratuito e volontario. Questo progetto rappresenta per loro, inoltre, un’occasione significativa di integrazione e di formazione. Da evidenziare anche l’importanza della sinergia venutasi a creare tra enti e associazioni locali nella realizzazione di questa iniziativa e il fatto che per la prima volta si va ad intervenire sulle aree umide che rappresentano uno straordinario patrimonio naturalistico. La presenza dell’assessore regionale Vittorio Bugli alla giornata inaugurale del progetto, che ringrazio per la disponibilità, sottolinea l’importanza e la valenza innovativa di questa attività”.

????????????????????????????????????