La festa della Toscana fa tappa alla Botte di San Giovanni alla Vena, voluta dal granduca Leopoldo II: sopralluogo del presidente del Consiglio regionale Giani, dei presidenti dei Consorzi e dei sindaci. Allo studio un progetto per la promozione storica e turistica dell’area

Il Canale Emissario e la Botte di San Giovanni alla Vena, fatta costruire dal granduca Leopoldo II di Lorena per permettere alle acque di bypassare il Fiume Arno bonificando così una vasta area di territorio, possono diventare un luogo di rivisitazione storica e di valorizzazione turistica di tutto pregio: e la Regione è pronta a fare la sua parte, mettendo allo studio un progetto che individui anche le risorse necessarie.

E’ questo il senso del sopralluogo che stamani (giovedì 17 novembre) il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha svolto proprio di fronte all’imponente opera idraulica, che rappresenta una delle realizzazioni più importanti volute dal granduca Leopoldo durante il suo governo, e che dal 1859 assicura salubrità e sviluppo all’area dove prima si estendeva l’ex lago di Bientina, oggi ormai asciutto. Assieme a Giani, c’erano anche il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi (Ente che si occupa della gestione e della manutenzione dell’opera), il presidente del Consorzio di Bonifica 2 Basso Valdarno Marco Monaco e i sindaci di Buti Alessio Lari, di Calcinaia Lucia Ciampi, di Bientina Corrado Guidi e di Vicopisano Juri Taglioli.

“Il prossimo 30 novembre si celebrerà la Festa della Toscana – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – In quella data, e nelle settimane successive, molta attenzione sarà riservata all’opera del granduca Leopoldo, che 230 anni fa, per la prima volta al mondo, ha abolito la pena di morte. Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci, in particolare, su quanto egli ha fatto in tema di infrastrutture, bonifiche e comunità. Da qui la scelta di effettuare la visita alla Botte sotto l’Arno: che rappresenta forse l’intervento più importante realizzato dal governo leopoldino. Sono venuto, accompagnato dai presidenti dei Consorzi e dai sindaci, perché questo non vuole essere solo un momento celebrativo: insieme, infatti, abbiamo compiuto un sopralluogo preliminare, utile ad avviare una discussione per trovare i modi ed i mezzi per la valorizzazione dell’area, che dal punto di vista storico e turistico può dire molto all’intera Toscana, e non solo. Le idee sul piatto sono molte: tra queste, abbiamo ipotizzato anche la realizzazione di un servizio di navigazione dell’Emissario, a disposizione dei cittadini e dei turisti, che permetta anche la visita del tunnel, lungo circa 250 metri, che consente al canale di passare sotto l’Arno, per poi sfociare molti chilometri più avanti in mare”.

“La grandiosità dell’opera è dimostrata dal fatto che essa, dopo quasi 150 anni, è ancora perfettamente funzionante – ha evidenziato il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – Per l’intervento, che fu pensato da Leopoldo II e realizzato dall’ingegner Manetti, fu deviato l’Arno e furono intrecciati 25mila pali di pino. Il cantiere fu anche esempio di efficienza: furono allora spesi tre milioni e mezzi di lire toscane, meno di quanto era stato preventivato. Il nostro Ente si occupa della manutenzione ordinaria della struttura: alla Regione abbiamo chiesto di valutare la possibilità di individuare le risorse utili al ripristino delle cateratte e delle pompe presenti a monte, in modo che l’attenzione per la conservazione della Botte sia ancora più efficace ed puntuale”.

“La nostra Amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Calcinaia, Lucia Ciampi – esattamente un anno fa, ha dato il via al “Contratto di Fiume”, un progetto partecipativo realizzato in collaborazione con il Consorzio 4 Basso Valdarno, finalizzato a rendere le sponde del Canale Emissario di Fornacette un luogo più vivo e vivibile, attraverso il coinvolgimento della collettività del territorio. Questo percorso potrebbe però diventare ancora più ampio e inclusivo, abbracciando tutta quell’area che comprende anche l’opera idraulica della Botte di San Giovanni alla Vena. Unire le forze di due Comuni, quello di Calcinaia e quello di Vicopisano, e di due realtà consortili, il Consorzio 4 Basso Valdarno e il Consorzio 1 Toscana Nord, potrebbe essere il punto di partenza di un percorso virtuoso. Anche grazie al sostegno della Regione Toscana, potremmo infatti valorizzare il gioiello ingegneristico della Botte, rendendo questa struttura più fruibile e creando le condizioni per farne una vera e propria attrazione turistica”.

“Bientina ha a cuore la Botte, perché ha cambiato la storia della nostra comunità– ha ricordato il sindaco Corrado Guidi – Se non fosse stata realizzata, oggi il territorio sarebbe ancora metifico, e con ogni probabilità non avrebbe mai conosciuto lo sviluppo che nell’ultimo secolo e mezzo ha caratterizzato la nostra area”.

“Non scordiamoci mai che se l’area di Cascine è asciutta, il merito è proprio della Botte – ha sottolineato il sindaco di Buti Alessio Lari – Per questo, la cura, la valorizzazione e la promozione di questa opera idraulica rappresenta per noi una priorità, per la quale saremo al fianco della Regione e di tutti gli altri soggetti interessati”.

“Le verifiche tecniche realizzate sulle infiltrazioni presenti nella Botte hanno attestato che esse non destano al momento preoccupazione – ha ricordato il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli – Agli Enti preposti chiediamo di concludere nei tempi più rapidi possibili tutti gli adempimenti che sono stati concordati, in modo da poter dar seguito all’intervento di pieno ripristino, per il quale sono già state individuate le necessarie risorse”.

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Un momento del sopralluogo. Da sinistra, il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli; il sindaco di Buti, Alessio Lari; il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani; il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi; il sindaco di Calcinaia, Lucia Ciampi; il sindaco di Bientina, Corrado Guidi; il presidente del Consorzio di Bonifica 42 Basso Valdarno Marco Monaco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un momento del sopralluogo. Da sinistra, il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi; il sindaco di Buti, Alessio Lari; il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un momento del sopralluogo, proprio sopra la Botte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un momento del sopralluogo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Da sinistra, il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi e il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani