Lavello: Avviati i lavori che iniziano con la bonifica bellica

Il Consorzio 1 Toscana Nord fa il punto sull’andamento dei lavori del Lavello e illustra il primo passo previsto dal progetto che sia avvia con la procedura di ricerca di ordigni inesplosi. Un’azione obbligatoria per legge quando si interviene in zone sensibili, bombardate al termine della seconda guerra mondiale. L’area non è nuova a ritrovamenti bellici, l’ultima volta a aprile di quest’anno.

 

lavello4Massa Carrara – Avviata sotto la supervisione dell’Autorità Militare, l’operazione di bonifica bellica preventiva sul Lavello, un’attività di ricerca specifica, finalizzata all’individuazione di ordigni inesplosi. L’azione, prevista dalla normativa vigente, riguarda i cantieri interessati da attività di scavo in siti sensibili, ed è un atto dovuto per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

“Manteniamo gli impegni assunti durante l’assemblea con cui abbiamo presentato il progetto di dragaggio del Lavello ai cittadini, e per questo vogliamo informarli sullo stato di avanzamento dei lavori – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele RidolfiIl cantiere è stato consegnato alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto e la procedura dei lavori è partita come da cronoprogramma. Prima di Natale attendiamo il via libera dal Genio Militare e da quel momento la ditta potrà iniziare ad occupare l’area e avviare la ricerca di reperti inesplosi e quindi procedere con il dragaggio del fondale.”

L’intervento sul Fosso Lavello, finanziato per 900.000 euro dalla Regione Toscana nel Documento Operativo Difesa del Suolo e per 100.000 euro dal Consorzio bonifica Toscana Nord, prevede lo scavo dei fanghi sul lungo tratto che va dalla Via Dorsale fino al mare, compresi gli attraversamenti e i ponti. Un intervento richiesto a gran voce dai residenti e dalle Istituzioni, al quale il Consorzio si è interessato fin dal 2015, progettando i lavori e avanzando la richiesta di finanziamento regionale. “Questa opera che andiamo a fare sul Lavello è veramente importante per la sicurezza idraulica di Massa e Carrara  – conclude RidolfiLa rimozione dei fanghi su una superficie così estesa, riporterà il canale alla sua ampiezza originaria, migliorando notevolmente la funzionalità idraulica e il deflusso delle acque verso mare, contribuendo inoltre anche a riqualificare il fondale e quindi  l’ecosistema acquatico.”