Non solo i lavori di scavo e di ripresa delle murature: il Consorzio riqualifica via dei fossi, con un percorso documentario di pannelli illustrativi, a disposizione di turisti e cittadini, che racconteranno la storia di questa arteria idraulica

Riqualificare il Pubblico Condotto lucchese, attraverso i lavori che sono partiti in questi giorni; ma anche grazie alla realizzazione di un percorso di pannelli illustrativi, che ripercorreranno la storia di questa arteria idraulica su cui si è sviluppata la Città, e che entro breve saranno istallati lungo i fossi del Centro storico, a disposizione dei cittadini e dei turisti.
Il progetto del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord è stato presentato stamani (sabato 25 dicembre), nel corso di un partecipato convegno che si è tenuto alla Casa del Boia, e che era organizzato dall’Ente consortile assieme al Comune di Lucca e all’associazione Custodi della Città per gli Stati generali della cultura. A prendere la parola sono stati il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, i tecnici del gruppo GULP (gruppo utopie leggere e pluraliste) che collabora con la Soprintendenza e il presidente dell’associazione Custodi della Città Francesco Petrini. La mattinata è proseguita poi con la visita guidata ai fossi, accompagnata da Giancarlo Caselli dell’Istituto storico lucchese sezione Auser Sesto e da Gaia Petroni, autrice del volume “Il condotto pubblico di Lucca: la storia e il patrimonio industriale”. All’appuntamento hanno partecipato anche gli alunni di diverse scuole del territorio: la media di San Vito, il liceo artistico e l’istituto professionale Giorgi.
“La sicurezza genera bellezza – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Se questo vale per tutte le opere che l’Ente consortile realizza sul territorio, ciò è ancora più vero nel caso del Pubblico Condotto lucchese: una delle arterie idrauliche più importanti e maestose del nostro territorio, da secoli intrinsecamente legata allo sviluppo economico e sociale della città, nonché alla sua sicurezza idraulica. Dopo decenni dall’ultima opera simile, infatti, il Consorzio ha avviato lo scavo del Condotto e la ripresa muraria di ampi tratti dei fossi del Centro, investendo complessivamente 580mila euro. Contemporaneamente, puntiamo sulla promozione di questa che può essere ancora di più un’importante ricchezza turistica; in collaborazione con l’associazione Custodi della Città e la Soprintendenza, realizzeremo infatti un vero e proprio percorso documentario ed interattivo, che attraverso una serie d pannelli illustrativi posizionati sui fossi, ripercorrerà la storia dell’arteria idraulica: le lavorazioni per la seta, i lavatoi, i mulini, le tintorie, e tutti gli altri aspetti legati alla crescita economica e sociale, che si è sviluppata lungo il canale”.
Il Pubblico Condotto è senza subbio uno degli elementi più caratteristici del nostro territorio. Di derivazione dal Serchio, realizzato nel 1300, scorre da Ponte a Moriano fino ai margini della città, dopo aver attraversato il Capannorese, San Pietro a Vico, San Marco e infine il Centro storico. Coniuga storia e futuro: per secoli, lungo il suo corso si sono sviluppate attività agricole, produttive ed infine industriali, che hanno tratto da questa arteria acqua ed energia. Ancora oggi, continua ad essere fondamentale per l’approvvigionamento di campi ed industrie e, adesso, anche per lo scolo e l’allontanamento delle acque piovane, in particolare durante la stagione delle piogge.

1
Un momento della vista guidata sui fossi del Centro storico di Lucca
2
Un momento del convegno: dasinistra, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi e il presidente dell’associazione Custodi della Città per gli Stati generali della culrtura Francesco Petrini
3
Un momento del convegno