Parte l’iter per l’approvazione del piano annuale di bonifica del Consorzio per il 2020: la sfida di aumentare la manutenzione, senza alcun incremento del contributo richiesto ai cittadini

Crescono le escavazione dell’alveo e la lotta alle specie aliene presenti nei canali

Aumento della manutenzione ai corsi d’acqua, senza prevedere alcun incremento del contributo di bonifica richiesto ai cittadini. Più investimenti per le escavazioni degli alvei. Maggiore attenzione per gli interventi – realizzati in collaborazione con le Università- che mirano alla rimozione preventiva delle alghe e delle piante d’acqua aliene ed infestanti, purtroppo sempre più presenti nei nostri canali, con tecniche che ne evitino la diffusione. Potenziamento del piano di manutenzione delle opere idrauliche e della collaborazione con le associazioni per il presidio e la vigilanza. E l’obiettivo, articolato ed ambizioso, di costruire per ogni fiume e rigagnolo una vera e propria “carta d’identità”: uno strumento, cioè, che raccolga tutte le informazioni che riferiscono a quel canale, in modo di poter scegliere il tipo di manutenzione più efficace e puntuale possibile.

Sono le principali caratteristiche della bozza del piano delle attività di bonifica del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord per il 2020: che è stato presentato durante l’ultima assemblea consortile e che, dopo un prezioso iter di condivisione e confronto (il documento è stato invitato anche a tutte le Amministrazioni comunali), tornerà nell’organo di amministrazione dell’Ente, per la sua approvazione.

Per l’Ente di bonifica il PAB è uno dei documenti principali perché racchiude tutti i lavori e gli interventi che interessano i corsi d’acqua e che saranno eseguiti nell’anno avvenire.
“Incorpora il cuore della attività che svolgiamo sul territorio, la manutenzione ordinaria, quell’attività regolare che passa in rassegna i corsi d’acqua e che proprio per questo rappresenta la delicata azione di prevenzione contro il rischio idraulico – spiega il presidente Ismaele Ridolfi – Un documento strategico che proprio per questo è necessario che sia condiviso con tutti i soggetti interessati: Istituzioni, amministrazioni comunali e cittadini, che in questa fase sono chiamati a presentare osservazioni”.

Andando nello specifico, territorio per territorio, la proposta del Piano mette in programma, tra le altre cose: per Massa e Carrara, la previsione di un terzo sfalcio (uno in più, quindi, rispetto ai due fino ad oggi previsti) nelle aree urbane di Massa e Carrara, assicurando che il materiale di sfalcio non finisca nelle spiagge; per la Lucchesia, la previsione della manutenzione permanente di tutto il Pubblico Condotto; per la Versilia, l’estensione dello studio sull’incidenza della vegetazione sul deflusso delle acque, avviato con l’Università di Firenze.

Il Piano resterà quindi in visione per le osservazioni e tornerà agli amministratori per l’adozione cui seguirà l’approvazione definitiva della Giunta Regionale.