Piano di sviluppo rurale, i Consorzi di Bonifica e la Regione varano il “modello Valfreddana”:

Grazie alla collaborazione tra Enti e cittadini, ben 11 milioni di euro di interventi appena conclusi. E coi nuovi bandi sono arrivo ulteriori risorse per il territorio

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Oggi pomeriggio il convegno in Valfreddana con gli assessori regionali Marco Remaschi e Federica Fratoni

 

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Un momento del convegno

Nel 2015, grazie agli stanziamenti ottenuti sulla linea di finanziamento europeo del Piano di sviluppo rurale, i Consorzi di Bonifica toscani hanno potuto investire per la sicurezza idraulica del territorio ben 11milioni di euro in più (oltre alle risorse annualmente messe a disposizione dal contributo di bonifica), per andare a risolvere molte criticità idrauliche presenti. Sono 48 gli interventi realizzati: di cui ben 23, per un totale di oltre 7milioni e mezzo di euro, quelli posti in essere dal solo Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord. Sempre nel comprensorio del Consorzio 1 Toscana Nord, e sempre grazie al PSR, ulteriori opere sui corsi d’acqua, per 13milioni di euro, sono stati completati dalle Unioni dei Comuni, in virtù del cofinanziamento di due milioni e 300mila euro per il pagamento dell’IVA (previsto dalla Legge), assicurato proprio dall’Ente consortile.
Parlano da soli i numeri che emergono dal convegno “La sicurezza genera bellezza”, organizzato oggi pomeriggio da ANBI Toscana (l’associazione regionale dei Consorzi di Bonifica) a Monsagrati, in Valfreddana. Un appuntamento che ha registrato una fortissima partecipazione di pubblico, e che ha visto coinvolti gli assessori regionali Federica Fratoni e Marco Remaschi; il presidente del Consorzio 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi; il direttore nazionale di ANBI Massimo Gargano; il presidente di ANBI Toscana Marco Bottino; il presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani; l’assessore all’ambiente del Comune di Lucca Francesco Raspini e il vicesindaco del Comune di Pescaglia Massimiliano Bernardini.
“La scelta del luogo per questo convegno non è stata casuale – ha spiegato il presidente del Consorzio 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi – In Valfreddana si è realizzato un metodo di lavoro che possiamo definire con orgoglio “modello Valfreddana”: un’esperienza che potrebbe essere utile anche in altre situazioni. Qui, nel luglio 2014, abbiamo vissuto eventi catastrofici, lo scenario era quello di un paesaggio martoriato dagli eventi, corsi d’acqua strapieni di fango, di terra e detriti. Ma qui è nato anche un metodo di lavoro che tutti insieme siamo riusciti a creare: ovvero, un percorso condiviso con il Comune, la Provincia, la Regione e cittadini. Il rapporto col territorio è elemento alla base per poter creare progetti integrati: non dobbiamo fermarci all’aspetto tecnico degli interventi, dobbiamo riuscire ad ascoltare le esigenze dei cittadini. Grazie alla scelta della Regione di permettere ai Consorzi, per la prima volta, di accedere ai finanziamenti del PSR, siamo così riusciti ad intercettare stanziamenti, che hanno permesso di dare vita, in Valfreddana come in tutta la Toscana, molti interventi risolutivi. E la nostra è stata sicuramente una sfida vinta: in un Paese in cui spesso non si riesce a far sfruttare a pieno tutte le risorse a disposizione, gli Enti consortili sono riusciti a far partire e completare 48 interventi in appena sei mesi, rispettando tutti i tempi previsti”.
L’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha poi tracciato le linee future, annunciando che per quanto attiene i bandi di finanziamento del PSR 2014/2020, adesso in partenza, la Regione ha dotato le relative misure per circa 150 milioni di euro. All’interno di questi stanziamenti complessivi, la Regione, in accordo coi Consorzi di Bonifica, ha elaborato un piano triennale da oltre 25milioni di euro di futuri investimenti per gli interventi relativi alla manutenzione delle opere idrauliche (in particolare le briglie). Se il bando del PSR, appena concluso, si era concentrato sul recupero delle criticità presenti, i bandi in partenza si focalizzeranno quindi sugli interventi di prevenzione. Inoltre, la Regione Toscana, con la misura 8.4 del PSR, aprirà un bando per privati ed Enti pubblici, per il ripristino delle aree forestali colpite dell’evento calamitoso dello scorso 5 marzo.
A chiudere il convegno è stata l’assessore regionale alla Difesa del suolo Federica Fratoni. “In molti casi in Italia non mancano i fondi ma i progetti – ha ricordato – I risultati dimostrano che Regione e Consorzi hanno lavorato con ottimi risultati evitando questo rischio. Vedo quello che i Consorzi toscani hanno fatto dopo la loro riorganizzazione e guardo molto positivamente al prossimo 1 gennaio, quando la gestione della difesa del suolo verrà effettuata direttamente dalla Regione con i 6 Enti consortili”.