Studenti europei apprezzano la fitodepurazione: impianto sperimentale unico nel suo genere

Trenta studiosi ERASMUS hanno visitato l’impianto di San Niccolò gestito dal Consorzio, apprezzandone il funzionamento, i risultati positivi per l’ambiente e anche i possibili effetti di sviluppo per l’economia “verde”

fito_visita2Vecchiano – Il sistema sperimentale di fitodepurazione, realizzato dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, colleziona un nuovo apprezzamento, quello dei venti studenti universitari facenti parte del progetto europeo ERASMUS+ Landcare.

Gli studenti e i loro insegnanti, provenienti dalle università di Santiago de Compostela (Spagna),  Lisbona (Portogallo), Atene (Grecia) e dal CNR – ISE per l’Italia, per una settimana hanno approfondito gli aspetti legati alle problematiche di degrado del suolo e visitato strutture che si pongono l’obiettivo di ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità, come l’azienda Belvedere di Peccioli, i monti Pisani, il Parco Migliarino San Rossore e, per l’appunto, l’area di fitodepurazione di San Niccolò.

L’impianto, il più grande in Italia per estensione, ha fortemente interessato i visitatori, che ne hanno apprezzato i motivi che hanno portato alla sua realizzazione e il funzionamento. Per la comunità scientifica San Niccolò offre una possibilità unica in Europa: quella di vedere in azione tre sistemi differenti di fitodepurazione, tre modelli che qui sono affiancati e funzionano in modo indipendente. Dal loro studio comparato, nel corso di cinque anni, è stato possibile comprendere e misurare l’assorbimento delle sostanze nutrienti da parte della vegetazione delle aree umide, che al termine di una settimana restituisce acqua depurata fino al 60% da nitrati e fosfati. Oltre ai dati strettamente inerenti agli aspetti depurativi, il gruppo di studiosi è rimasto piacevolmente colpito dall’impatto positivo sull’ecosistema e sull’ambiente. Le specie vegetali impiantate all’inizio del progetto hanno registrato una autonoma e costante capacità riproduttiva, ripopolando spontaneamente sia la zona a vasche che quella dello stagno naturale. In aumento anche il numero di specie animali censite, dato che rappresenta il primo segnale di ripresa e rafforzamento della biodiversità.

Siamo orgogliosi che il CNR – ISE di Pisa, organizzatore di questo corso di formazione, abbia scelto anche quest’anno la nostra area di fitodepurazione, quale esempio di una soluzione possibile ai problemi che interessano il Lago di Massaciuccoli – dice il Presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – Ringrazio sentitamente la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che è partner scientifico del Consorzio, e in particolare il Professor Enrico Bonari per tutto l’impegno anche personale profuso nel portare a conoscenza l’impianto. Quella della fitodepurazione è una struttura naturale, che si inserisce perfettamente nel contesto ambientale che la ospita, con costi contenuti e soluzioni efficaci e immediate per migliorare la qualità delle acque del Lago. La sua efficacia, dimostrata dai dati di riduzione delle sostanze nutrienti contenute nelle acque, è stata riconosciuta anche dalla Regione Toscana che ha deciso di triplicarne l’estensione, destinando al Consorzio un importante finanziamento.

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