Sul Rio Leccio (nord del Capannorese) un intervento strutturale da 130mila euro, grazie alla sinergia tra le istituzioni e i cittadini

Un investimento da 130mila euro, per gli interventi strutturali che serviranno al ripristino in sicurezza del corso d’acqua. Il beneficiario è il Rio Leccio: una delle arterie idrauliche più importanti della zona nord del Capannorese. Buona parte delle risorse arrivano dalla Regione Toscana, sulla linea di finanziamento relativa alle terze categorie idrauliche, attivata grazie alla richiesta avanzata congiuntamente dal Comune di Capannori e dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord. E sarà proprio il Consorzio a garantire il cofinanziamento necessario (pari al trenta per cento) e a realizzare i lavori.

“L’intervento in programma va a rispondere, in maniera efficace, a problematiche in più occasioni segnalate dagli abitanti della zona – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi –. E’ un risultato, questo, che si rende possibile proprio grazie alla sinergia che si è creata tra tutti i soggetti interessati: cittadini, Comune, Regione e Consorzio. In questo modo, abbatteremo così il rischio idraulico di una vasta area, che arriva fino al centro abitato di Porcari”. Foto rio Leccio, 08.06.2016

“L’opera in programma sul Rio Leccio è di estrema importanza – afferma l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Bove –, perché andrà a risolvere alcune criticità presenti da tempo nell’area e oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini. Un passo avanti significativo nella messa in sicurezza idraulica del nostro territorio che si realizza grazie alla collaborazione dei vari enti interessati”.

Il tratto interessato dal cantiere sarà quello che va dalla confluenza col Rio Scioppato, in località Lappato, fino al ponte sulla Provinciale 31: qui, infatti, le sponde sono interessate da cedimenti ed erosioni, e l’alveo risulta particolarmente ristretto a causa del materiale alluvionale che, negli anni, si è accumulato. I lavori, che l’Ente consortile conta di concludere entro l’autunno, riguarderanno quindi il ricentramento dell’alveo, la realizzazione di una scogliera, il taglio delle piante pericolanti e la rimozione di una grande quantità di materiale.