Un comprensorio unico, costituto da tanti ambienti diversi: parte dalla Valle del Serchio il progetto di educazione ambientale che il Consorzio di Bonifica rivolge agli alunni del comprensorio

Il piano didattico presentato stamani a Borgo a Mozzano: in programma c’è un “gemellaggio” tra i diversi territori del comprensorio

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Un momento della conferenza stampa
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Un momento della conferenza stampa
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La locandina del progetto didattico del Consorzio di Bonifica

Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, che proprio in queste settimane compie il suo primo anno di vita, è costituito da un territorio molto ampio e articolato, dalle caratteristiche ambientali uniche. Mette insieme molteplici peculiarità: montagna, collina, pianura, laghi, valli, aree al di sotto del livello del mare, zone fortemente antropizzate e molto altro ancora. Ogni angolo del comprensorio ha bisogno, dal punto di vista della sicurezza idraulica, di cure e manutenzioni particolari e in larga parte differenziate. Ma al contempo è indispensabile una contaminazione reale delle varie zone: un’osmosi che garantisca una conoscenza diffusa delle tante criticità e potenzialità presenti, perché solo attraverso una visione complessiva è davvero possibile pianificare e realizzare una gestione unitaria, e quindi realmente efficace, del territorio.
Parte da questa consapevolezza il progetto didattico che il Consorzio propone agli alunni delle scuole del comprensorio: un piano formativo che per l’anno scolastico 2015 vedrà coinvolte ben dieci classi del comprensorio (di Lucca, Appennino Pistoiese, Versilia, Pisano, Massa e Lunigiana) e che nei prossimi giorni prenderà il via proprio dalla Valle del Serchio.
Per presentare l’attività stamani (sabato 28 febbraio) si sono trovati nella sede dell’Unione dei Comuni della Media Valle il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, il presidente dell’Unione Andrea Bonfanti, la professoressa Lucia De Canini in rappresentanza della dirigente dell’Istituto comprensivo di Borgo a Mozzano e il direttore scientifico del progetto professor Giancarlo Caselli. Proprio la scuola media di Borgo a Mozzano, infatti, sarà la prima protagonista del progetto: gli alunni di una prima (col coordinamento degli insegnanti Lucia De Canini e Ilaria Nardi), approfondiranno infatti lo studio (dal punto di vista ambientalistico, naturalistico e storico-sociale) di due torrenti – il Fulignana e il Socciglia – che scorrono vicino all’istituto. Lo faranno con una lezione in classe (a cura di alcuni esperti) e con una visita guidata direttamente sui rii. Ma c’è di più. Ogni classe avvierà da subito uno stretto collegamento coi ragazzi di un altro istituto coinvolto nel progetto: nel caso di Borgo a Mozzano, gli alunni lavoreranno gomito a gomito con una classe prima della scuola media di San Vito, nel comune di Lucca, impegnata a sua volta nello studio del locale Condotto pubblico e della rete irrigua connessa. Tra Borgo a Mozzano e San Vito si verrà così a creare una sorta di vero e proprio “gemellaggio idraulico”: i ragazzi del Borgo faranno da piccole guide ai compagni lucchesi, quando insieme visiteranno il Fulignana e il Socciglia; e gli alunni di San Vito ricambieranno “la cortesia”, quando si tratterà di effettuare il sopralluogo congiunto sul Condotto Pubblico.
“La Legge regionale 79/2012, con cui è stato riformato il mondo della bonifica in Toscana ed è stato anche istituito il Consorzio 1 Toscana Nord, ha introdotto importanti novità. Tra le più significative: oggi il Consorzio si occupa della manutenzione del reticolo idraulico nella sua interezza, dalla sorgente alla foce – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – In questo contesto, presentare ai ragazzi, e a tutti i cittadini, l’attività del Consorzio, significa anche mettere a confronto ambienti naturali diversi, costituiti da habitat particolarmente differenziati: per la flora e la fauna presenti; per le opere idrauliche necessarie; per la storia che si è sviluppata in ciascuno dei contesti. Questa premessa introduce la finalità che l’Ente consortile si propone con questo progetto: mettere in relazione tra di loro scuole dei tanti e diversi territori che vanno a comporre oggi il nostro comprensorio, in modo che da questo confronto emerga la totalità dello stesso. Oltre alle lezioni e alle uscite sul territorio. la fase di rielaborazione individuale dell’esperienza, da parte di ciascuna classe, risulta fondamentale, perché l’obiettivo del progetto è quello di contribuire a creare un vero e proprio legame di “adozione” tra i ragazzi e il rio studiato, che si potrà sviluppare e rafforzare anche con progetti successivi, da programmare negli anni futuri”.
Un plauso all’iniziativa arriva da parte del presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio Andrea Bonfanti: “Credo quello del Consorzio sia un impegno davvero importante, in particolare perché rivolto alle nuove generazioni e quindi orientato al futuro – spiega il presidente Bonfanti – Fa piacere che l’attività parta proprio dalla Valle del Serchio: da parte nostra c’è la massima volontà a garantire tutta la collaborazione necessaria”.