Versilia: dopo il nubifragio si torna alla normalità. Campi asciugati in tempi record dalle idrovore

Gli argini ora al setaccio per contare frane e cedimenti, programmati gli interventi di ripristino urgenti.

Versilia – Gli impianti idrovori del Consorzio bonifica, accesi continuativamente per due giorni hanno asciugato tutti i terreni danneggiati dal maltempo, sia nella zona della campagna di Capezzano e Pietrasanta, che in quella della Sassaia fra Massarosa e Viareggio. Il lavoro intenso mai interrotto ha riportato alla normalità i livelli della falda e dei canali.

L’acqua ha abbandonato completamente i terreni allagati dal forte nubifragio, anche grazie alle pompe mobili che il Consorzio ha installato, che insieme a quelle fisse, hanno risucchiato la pioggia accumulata sulla superficie.

A memoria degli operai che da più tempo lavorano al Consorzio, un evento come quello di giovedì non si ricorda: almeno non su un’area così estesa e non contemporaneamente su così tanti corsi d’acqua e soprattutto non in primavera, con i canali puliti dopo il taglio della vegetazione.

Risalgono infatti a qualche giorno prima della pioggia le fotografie delle manutenzioni annuali e in particolare quelle del Bagno, del Fiume Camaiore, del canale di Ponente, del Trebbiano e del Fontana: tutti corsi d’acqua dove i tagli della vegetazione sono stati eseguiti regolarmente, come ogni anno e da sempre, e che la pioggia ha riempito nel giro di poche ore.

“Il nubifragio si è abbattuto su una fascia di territorio molto delicata – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – 5000 ettari di territorio di bonifica su Pietrasanta, Camaiore, Massarosa e Viareggio. Una conca in cui le depressioni naturali del terreno raggiungono anche i due metri sotto il livello del mare. Abbiamo lavorato tanto, con tutte le forze e i mezzi a disposizione e così facendo abbiamo evitato danni ben peggiori di quelli che purtroppo si sono verificati.”

L’imponente quantità d’acqua piovuta è stata risucchiata attraverso la rete dei canali, immessa dalle idrovore del consorzio nei collettori principali che poi sfociano a mare.

Proseguono intanto le verifiche puntuali degli operatori su argini e sponde per prendere nota degli interventi necessari da svolgere nei prossimi giorni su eventuali frane e cedimenti lasciati dalla piena.