Via le alghe dalla Fossa dell’Abate … e tre!

Prosegue la lotta del Consorzio agli effetti dei cambiamenti climatici: terzo intervento per la rimozione delle alghe nella fossa dell’Abate. Non c’è pace per il canale, classificato come “fortemente inquinato” da Goletta Verde. “Occorre agire sulle cause, prima fra tutte la presenza dei nutrienti”

Viareggio – Prosegue la lotta del Consorzio 1 Toscana Nord ai cambiamenti climatici, riscontrabili sempre più anche sul nostro territorio. Per la terza volta nel corso dell’estate 2019, l’Ente consortile si è ritrovato a dover intervenire nel tratto terminale del Fiume di Camaiore (noto come Fossa dell’Abate) per rimuovere meccanicamente le alghe fiorite in questa caldissima stagione. L’intervento precedente risale alla fine di luglio, appena quindici giorni fa. E il Consorzio riprende l’allarme, lanciato da Goletta Verde pochi giorni fa, che ha classificato l’acqua del corso d’acqua come “fortemente inquinata”.

“Abbiamo deciso l’intervento alla vigilia di ferragosto perché monitorando lo stato delle alghe, negli ultimi giorni abbiamo rilevato uno nuovo sviluppo deciso della fioritura, dovuto allo stato pessimo delle acque associato alla nuova fase di caldo umido – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi. – Ma per combattere efficacemente il fenomeno della proliferazione, occorre agire sulle cause: prima fra tutte, la presenza dei nutrienti”.

Gli escavatori posizionati sui due argini hanno raggruppato le alghe tirandole con delle barriere galleggianti, per poi rimuoverle con il braccio meccanico. Il grande quantitativo di vegetazione tolta nel lungo tratto che va dalla foce fino al ponte 

dell’Aurelia, è stato raccolto nel cassone predisposto dall’azienda dei rifiuti e come previsto dall’accordo siglato con i Comuni di Viareggio e Camaiore, sarà smaltito in discarica.

“Possiamo far fronte a queste situazioni con la rimozione e non ci sono alternative fino a quando non si troveranno soluzioni per intervenire sulle cause che generano fenomeni, causati dallo stato di inquinamento dei canali e alimentati dai cambiamenti climatici. – incalza Ridolfi – E’ sotto gli occhi di tutti il rapporto recente in cui Goletta Verde ha denunciato lo stato in cui versa la fossa dell’Abate, afflitta da cattiva depurazione o presenza di scarichi illegali. Un’emergenza alla luce del sole il cui costo ricade sulla cittadinanza e danneggia l’ecosistema.”